Con questa settimana si conclude il discorso della montagna. Tema focale del Vangelo è la giustizia. Giustizia vista sotto due aspetti diversi, secondo la visione del mondo e secondo Dio.
Il precetto recitato da Gesù “occhio per occhio e dente per dente” ad una lettura superficiale lascerebbe intendere che ad un torto si risponde con un altro torto, al male si risponde col male. Questo è quello che vede il mondo. Ma poi Gesù aggiunge “…ma io vi dico…, anzi se uno ti da uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgi anche l’altra…”. Con questo Gesù ci sta dicendo che il precetto dell’Antico Testamento non è sbagliato (anzi è giusto ricevere una remunerazione pari al torto subito) ma lo completa mostrandocelo da un’altra prospettiva, ci invita a guardare il torto con gli occhi dell’amore. Lui ci invita a non ricambiare il male con il male ma a fare qualcosa di straordinario, inconsueto. Ci esorta a rispondere al male amando, come ha fatto Lui con i suoi accusatori. Gesù ci insegna ad amare i nostri nemici, come Lui ha fatto in maniera straordinaria. Non imitare ciò che fa il mondo, ma ciò che fa Gesù.
Sant’Agostino dice: Dio non vuole il male per l’uomo, ma lo permette per trarre da esso un bene maggiore.
L’Antico Testamento non va demolito ma va considerato come base di partenza per costruire qualcosa di nuovo e di importante.
Trascritto da Fabrizio PLATANIA