La chiesa, missionaria per natura, è mandata ad annunciare, celebrare e testimoniare l’amore di Dio, che per mezzo di Gesù Cristo, vuole salvare tutti gli uomini.
La missione riguarda tutti i cristiani, tutte le diocesi e tutte le parrocchie. Il Signore chiama sempre a “uscire” per condividere con gli altri il bene prezioso che abbiamo, cioè la fede, dono di Dio da vivere e irradiare all’esterno sia con la testimonianza di vita, che con la Parola, prima di tutto sul proprio territorio.
La parrocchia nel territorio si esprime tessendo rapporti diretti con tutti i suoi abitanti, cristiani e non cristiani, partecipi della vita della comunità o ai suoi margini.
Eventi lieti o tristi che si susseguono nella vita della gente, non devono sfuggire alla conoscenza ed alla presenza discreta e attiva della parrocchia, fatta di condivisione e cura; ne sono responsabili i sacerdoti, i diaconi e la comunità.
Rendersi presenti nel territorio vuol dire sollecitudine verso i più deboli e gli ultimi, farsi carico degli emarginati, dei poveri, dei malati e dei minori disabili.
La parrocchia nasce e si sviluppa in stretto legame con il territorio; oggi questo legame diventa sempre più superficiale, perché i parrocchiani non vivono più in pienezza il loro territorio. Ecco l’esigenza di un “punto di riferimento” unitario perché anche la vita di fede non subisca frammentazione.
La nostra parrocchia vuole “uscire” e condividere con gli altri la fede in Gesù Cristo, creando i centri di ascolto nelle varie zone del suo territorio, che sarà preventivamente suddiviso in zone pastorali.
Si sta lavorando a pieno ritmo ed è stata già formata la “Segreteria di coordinamento”, la quale dopo aver individuato le sedi di incontro dei futuri “centri”, potrà sensibilizzare tutto il popolo di Dio alla missione parrocchiale.
La Segreteria di coordinamento delle missioni parrocchiali