Natale 2010

1430

E’ nato per noi un bambino! Ecco l’annuncio di gioia e di speranza che pervade oggi il mondo intero. Il sogno dell’umanità si realizza, si compiono le promesse.
Le condizioni in cui è avvenuta questa nascita sono di estrema precarietà e povertà. Anche oggi, come allora, tante donne sono costrette a mettere al mondo un bambino in condizioni di precarietà e disagio come, ad esempio, in qualche campo profughi.
Fin dalla Sua nascita Gesù ha conosciuto l’insicurezza e la condizione di coloro di cui non cesserà mai di farsi prossimo. Eppure Egli, sprovvisto di tutto, è il Salvatore, il Signore. Egli, pur essendo di natura divina, ha spogliato se stesso per arricchirci della Sua povertà. Quale straordinario paradosso!
Il primo annuncio è riservato ai pastori, ossia ai piccoli e ai semplici. Ad essi Dio riserva in modo prioritario la rivelazione del Suo mistero. In verità il Vangelo, ossia la Lieta Notizia, è nascosta ai superbi e agli orgogliosi, a chi si crede autosufficiente, a chi confida solo in questo mondo, ed è rivelata ai semplici e gli umili di cuore.
Oggi è nato per noi il Salvatore! Dobbiamo meditare il senso profondo di queste parole, il significato che rivestono per la nostra vita. La nostra fede non è fondata sul semplice racconto del Natale, ma nasce e matura progressivamente e ci chiama a rispondere personalmente, lasciandoci coinvolgere totalmente. La scoperta di Gesù, in definitiva, è progressiva, ma dura per tutta la vita.
Carissimi, da quell’umile mangiatoia, il Divino bambino ci rivela la Gloria di Dio. Non dobbiamo fare altro che riconoscerla e trasmetterla. Allora davvero si rivelerà la Gloria del Signore e ogni uomo vedrà la salvezza del nostro Dio.
A tutti ed a ciascuno, Auguri Santi per un sereno Natale di pace e gioia!

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