“Cristo Risorto ha illuminato il Suo popolo”.
Sono le parole che in questo giorno di luce, di gioia, di speranza e di vita risuonano nella Chiesa. Gli apostoli, dopo un primo momento di comprensibile smarrimento, proclamano anch’essi la Resurrezione del Cristo Signore. La nostra fede sulla Resurrezione riposa sulla testimonianza di Pietro e degli apostoli, trasmessa dalla Chiesa e per mezzo di essa; noi cristiani che l’abbiamo accolta dobbiamo farla conoscere agli altri. E’ il dovere della testimonianza, sia con l’annuncio, che con la vita vissuta nella fedeltà alla Parola del Vangelo.
Ma non finisce tutto qui. La Pasqua egrave; il culmine della storia della salvezza, che continua nel tempo della Chiesa fino al suo definitivo compimento. Oggi ogni persona che crede nel Signore risorto può ottenere, se lo vuole, il perdono dei peccati per mezzo del Suo nome. E’ questo il grande mistero che la Chiesa celebra.
La Risurrezione del Signore e, poi, la Sua Ascensione al cielo costringono l’uomo a guardare verso l’alto, a superare il solo orizzonte terreno, umano, naturale.
Il cristiano vive la tensione tra ciò che siamo già e ciò che della nostra condizione non è ancora visibile. La Chiesa chiede e noi, suoi figli, imploriamo Dio affinchè la Resurrezione del Figlio produca anche oggi frutti di rinnovamento e di trasformazione del cuore e della vita.
Auguro a ciascuno di voi di poter vivere l’evento pasquale nella pace e nella serenità dell’anima, guardando a Cristo Risorto, vera luce senza tramonto, autentica risposta alle nostre domande, sicura speranza per la vita eterna.
Santa Pasqua a tutti! Alleluia!